Proposte mirate e sempre più naturalistiche: il tour operator diventa un sarto

Anche le agenzie di viaggi si re-inventano, dopo lo scoppio della pandemia. E non partono da una base di certezze consolidate, bensì da una domanda: cosa cercano ora i turisti? Risposta quasi immediata: gli spazi ampi e incontaminati, il contatto con la natura e il verde. E allora è bene agire di conseguenza: facendo leva sulla flessibilità. E comportandosi più da “sarti”, pronti a cucire il vestito giusto a ogni visitatore, che da tour operator. Come hanno fatto a Sedico, dove ha sede l’agenzia “Wild in the Dolomiti”: il titolare è Fabrizio Santin, mentre Michela Anastasio è il direttore tecnico. Ma è soprattutto «una curiosa e un po’ psicologa – spiega lei stessa – il cui compito è quello di accompagnare chi lo desidera nella progettazione di un’esperienza unica».

Tra cultura, enogastronomia e sport, Santin e il gruppo di professionisti hanno ritratto una serie di tipologie di turisti, definendo per ogni profilo delle proposte mirate, destinate ad andare incontro a interessi e passioni: c’è il turista esperienziale e quello dinamico, chi ama il relax e chi invece l’adrenalina, chi i gusti e i sapori per esaltare il palato e chi cerca nuove sfide. Senza trascurare l’occhio di riguardo per i bambini e, in generale, per le famiglie.

«Organizziamo trasferimenti e gite, ci affidiamo a guide di mountain bike autorizzate, guide alpine e di media montagna, indichiamo hotel nei luoghi più suggestivi». Insomma, una promozione del territorio bellunese a 360 gradi, ma con idee e offerte ancor più definite, precise, quasi chirurgiche. Come fa un vero sarto. Perché il Covid ha cambiato il mondo. Anche quello del turismo. E la provincia si sta già attrezzando con tutti i suoi interpreti.