Latte fresco da cinque generazioni: «Diamo valore alle piccole cose»

Azienda agricola Spadarotto e agriturismo Col Barbanich: due facce della stessa medaglia. Due metà unite da passione, tradizione e competenza. Fin dalla notte dei tempi: più precisamente dal 1908, l’anno in cui, a Quero Vas, è sorta un’azienda agricola che fa parte della storia di questa provincia. «Ora sono io ad aver assunto la gestione, insieme a mia sorella Laura e allo zio Francesco – racconta Elena Billò – mentre il trisnonno ha posto il primo mattone. L’attività prosegue ormai da cinque generazioni». E nulla la può fermare. Neppure il Coronavirus: «In realtà la pandemia ci ha bloccato per circa tre mesi, ma da qualche giorno siamo ripartiti. La primavera era iniziata sotto i migliori auspici, con diverse prenotazioni. Tuttavia, il lockdown ci ha impedito di lavorare. Anche se adesso i clienti hanno ripreso a darci fiducia».

Per chi decide di alloggiare in una delle tre camere con otto posti letto, custoditi nell’agriturismo, è all’orizzonte una bella novità: «Durante l’estate, le colazioni saranno all’aperto. Predisporremo dei cestini ricchi di prodotti, da consumare in mezzo alla natura, in totale serenità. In questo senso, ci teniamo a far capire a chi viene a trovarci che tutto è collegato: senza l’azienda agricola non esisterebbe l’agriturismo e viceversa».

Il valore aggiunto è rappresentato da una settantina vacche per la produzione di latte, destinato a Busche: o meglio, a Lattebusche. «In vista del futuro siamo molto ottimisti – conclude Elena Billò -. La sensazione è che l’emergenza sanitaria ci abbia riportato ai tempi antichi, spogliati da ogni frenesia. E orientati a dare valore a quelle piccole cose a cui nessuno faceva più caso. Tranne, forse, noi agricoltori, da sempre attaccati all’essenziale. Per quanto mi riguarda, è sufficiente aprire una finestra e posare il mio sguardo sul verde per essere felice».