La carta canta a Vas: «È insostituibile, non verrà mai superata dal tempo»

Nell’era degli smartphone, dei social network e dei computer, la carta è ormai superata? No. E non lo sarà mai: «Perché anche la carta è una tecnologia, fra le più importanti della storia. E ci ha portato a essere quello che siamo ora». Parola di Ivan Dal Toè, il presidente dellassociazione culturale LaCharta: ovvero, la realtà che si occupa di gestire e valorizzare il sito della cartiera di Vas. Un pezzo di storia, utile a riscoprire il passato. E a guardare al futuro: «Il nostro compito è quello di promuovere eventi, manifestazioni, viste guidate, laboratori, workshop e seminari sul mondo della carta. Senza trascurare la sfera culturale, con la musica e il teatro, e l’ambito della valorizzazione turistica. Ora, però, tutto è più complicato: dopo lo scoppio dei contagi, stiamo riprogrammando lattività». Le visite, a piccoli gruppi, sono già ripartite, in piena e totale sicurezza, mentre le scuole entreranno in contatto col magico mondo della cartiera a partire dalla stagione autunnale: «A livello logistico ci sono delle difficoltà, inutile nasconderlo. Ma il nostro sito prevede spazi piuttosto ampi e, di conseguenza, abbiamo la possibilità di organizzare degli appuntamenti particolari. Per esempio, un matrimonio. O lo spettacolo di teatro sugli Zattieri del Piave, già in calendario il prossimo 22 agosto». 

Insomma, anche nel 2020 la carta canta”. E non perde un grammo del suo fascino: «La de-materializzazione della carta – conclude Dal Toè – avverrà solo in maniera parziale e non riguarderà la carta a mano. Stiamo parlando di un materiale che ha qualità estetiche, tattili e olfattive del tutto peculiari. E non potrà mai essere sostituito. Ad ogni modo, più emerge la percezione che la carta rischia di sparire, più sarà ricercata e apprezzata. Il suo valore storico e artigianale è molto elevato. È così adesso. E sarà così sempre».