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Chi siamo e cosa facciamo

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Siamo innanzitutto un Gruppo composto da 29 soci pubblici e 15 soci privati che uniscono le forze in un partenariato. Una parola complessa per un concetto semplice: collaboriamo per far crescere il nostro territorio.

Come? Ascoltando. Le persone, le realtà locali, i bisogni veri.
È il nostro approccio bottom-up – “dal basso verso l’alto” – perché crediamo che lo sviluppo nasca dai fatti, dalle idee e dalle risorse di chi vive quotidianamente questi luoghi. Solo così lo sviluppo può essere diffuso, duraturo e sostenibile.
Il nostro territorio comprende 20 Comuni della parte meridionale della Provincia di Belluno: un’area ricca di potenzialità, storia e identità.

Il nostro obiettivo è semplice ma ambizioso: trasformare le risorse locali in qualità della vita.

GAL Prealpi e Dolomiti
GAL Prealpi e Dolomiti
GAL Prealpi e Dolomiti

Chi siamo e cosa facciamo

I Gruppi di Azione Locale (GAL) sono partenariati pubblico-privati che riuniscono gli attori dello sviluppo territoriale per definire e attuare strategie condivise secondo il metodo LEADER.

Un approccio europeo allo sviluppo rurale

LEADER (Liaison entre Actions de Développement de l’Économie Rurale) è il metodo promosso dall’Unione Europea per lo sviluppo delle aree rurali.
Si fonda su un’idea chiara: ogni territorio deve essere protagonista del proprio futuro, valorizzando le risorse locali e rispondendo ai bisogni reali delle comunità.

Cosa fa il GAL Prealpi e Dolomiti?

  • Elabora e attua strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo.
  • Sostiene progetti che promuovono innovazione, sostenibilità e coesione territoriale.
  • Crea reti di collaborazione tra enti pubblici, imprese, associazioni e cittadini.
  • Gestisce i fondi europei assegnati al territorio attraverso il Programma di Sviluppo Rurale (PSR).

Il lavoro del GAL si concretizza nella Strategia di Sviluppo Locale (SSL), che viene realizzata tramite il Programma di Sviluppo Locale (PSL).
L’obiettivo è promuovere uno sviluppo rurale sostenibile, capace di coniugare economia, ambiente, cultura e qualità della vita.

Da oltre trent’anni l’Unione Europea promuove con LEADER un modello innovativo di sviluppo rurale partecipato.
Questo metodo coinvolge direttamente le comunità locali nella progettazione, gestione e realizzazione delle azioni di sviluppo.

È applicato all’interno dei Programmi di Sviluppo Rurale regionali e nazionali, cofinanziati dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR).

1

Approccio dal basso (bottom–up)

Le comunità locali partecipano attivamente alle decisioni e alla costruzione del proprio futuro.
2

Approccio territoriale

Lo sviluppo si concentra sul territorio nel suo insieme, non su singoli progetti isolati.
3

Partenariato locale

Ogni GAL unisce soggetti pubblici, privati e della società civile, in una governance equilibrata e rappresentativa.
4

Strategia integrata e multisettoriale

Le azioni promuovono sinergie tra settori diversi per rispondere ai bisogni comuni del territorio.
5

Rete

Il GAL è una rete locale che dialoga con le reti nazionali ed europee, condividendo esperienze e buone pratiche.
6

Innovazione

LEADER sostiene nuove idee, progetti e modalità di collaborazione per affrontare le sfide del territorio.
7

Cooperazione

Collaborare con altri territori, in Italia e in Europa, favorisce la crescita, l’innovazione e lo scambio di conoscenze

LEADER: una storia di crescita europea

1991 - 1993: LEADER I

Progetto pilota in 217 aree rurali svantaggiate.

1994 - 1999: LEADER II

Consolidamento e ampliamento dell’esperienza. Il GAL Prealpi e Dolomiti partecipa per la prima volta.

2000 - 2006: LEADER+

Estensione a tutte le aree rurali europee.

2007 - 2013

Il metodo LEADER diventa parte integrante della Politica di Sviluppo Rurale dell’UE.

2014 - 2020

Il metodo si estende ad altri fondi strutturali con la nuova denominazione CLLD (Community-Led Local Development), ovvero Sviluppo locale di tipo partecipativo.

2023 - 2027

Attuale programmazione.
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