L'approccio Leader

L'Approccio Leader

Leader è un approccio allo sviluppo rurale che si caratterizza per i seguenti elementi:
 
Individuazione delle esigenze locali
L’approccio Leader prevede innanzitutto che si individuino i punti di forza e di debolezza propri di ciascun territorio, nonché le opportunità e le minacce per lo sviluppo locale che derivano dal contesto. Con Leader si compie inoltre una puntuale rilevazione dei fabbisogni e dei vantaggi competitivi locali, sulla base della quale vengono pianificate le azioni di sviluppo. Ciò allo scopo di stimolare uno sviluppo endogeno delle aree rurali.
 
Approccio dal basso verso l’alto (bottom-up)
Gli attori locali partecipano al processo decisionale per l’individuazione delle priorità di intervento nella propria zona, mettendo in atto un approccio cosiddetto “bottom-up” (dal basso verso l’alto) alla definizione della strategia di sviluppo locale.

Partenariato fra settore pubblico e privato: I gruppi di Azione Locale (GAL)
Una caratteristica originale e rilevante dell’approccio Leader è rappresentata dalla creazione di partenariati locali, i “Gruppi di azione Locale” (GAL), che hanno il compito di individuare e attuare una strategia di sviluppo locale, decidere quale destinazione dare alle risorse finanziarie e gestirle. È in questo modo che si attua operativamente anche l’approccio bottom-up descritto al punto precedente.
Un GAL si compone di soggetti pubblici e privati ed è rappresentativo, in forma equilibrata, dei gruppi di interesse locali e dei diversi settori socio-economici.
 
Innovazione
Leader stimola l’innovazione nelle zone rurali, anche mediante il trasferimento e l’adeguamento di buone pratiche, l’impiego innovativo di forme tradizionali di know-how o la ricerca di nuove soluzioni a problemi persistenti, che altri tipi di interventi non sono riusciti a risolvere in modo soddisfacente e sostenibile.
 
Azioni integrate e multisettoriali
Leader segue una logica multisettoriale nella definizione degli interventi, prevedendo l’integrazione di diversi ambiti di attività e l’interazione tra operatori e progetti appartenenti a vari settori dell’economia locale. Le azioni e i progetti previsti dalla strategia locale devono essere inoltre collegati e coordinati in un insieme coerente.
 
Creazione di reti
La creazione di reti permette di trasferire le buone pratiche e le esperienze maturate a livello locale e di diffondere le innovazioni. A tale scopo nell’ambito dello sviluppo rurale operano, a partire dal 2007, due reti istituzionali:
-    una rete europea (gestita dalla Commissione), che si pone come punto d’incontro per le reti e le amministrazioni nazionali ai fini della condivisione delle esperienze a livello europeo
-    una rete rurale nazionale, gestita dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
  
Cooperazione
Leader promuove la cooperazione tra GAL per la realizzazione di progetti congiunti. Tale cooperazione può realizzarsi tra GAL di Regioni italiane diverse (cooperazione interterritoriale), o tra GAL di diversi Stati membri dell’UE (cooperazione transnazionale).